Assunzione di calcio, non solo latticini.
Il ruolo dell’acqua per la salute dell’osso.
Sapevi che il calcio è un elemento essenziale che svolge numerose funzioni biologiche nel corpo umano? Per questo è essenziale assumerne, con la dieta, la quantità raccomandata. I prodotti lattiero-caseari sono noti per essere molto ricchi di calcio, ma non tutti sanno che anche le acque minerali sono un’importante fonte per l’apporto di questo minerale.
Il calcio è uno degli elementi maggiormente presenti nel corpo umano ed è uno dei principali componenti del tessuto osseo, dove è contenuto più del 99% del calcio corporeo totale.
Questo elemento essenziale svolge un ruolo chiave nella mineralizzazione dello scheletro ed è necessario per una normale crescita, sviluppo e resistenza dell’osso.
Pertanto una dieta con un adeguato apporto di calcio è fondamentale per lo sviluppo ed il metabolismo osseo, per contrastare l’osteoporosi e agevolare il recupero dalle fratture.
Il calcio svolge però anche un ruolo importante per numerose altre funzioni biologiche, come la contrazione muscolare (compreso il muscolo cardiaco!), la coagulazione del sangue e la trasmissione nervosa.
Letizia Vannucci, nell’articolo “Revisione sul ruolo del calcio nel rinforzare la salute dell’osso:
Case Report su un’acqua minerale ricca di calcio”, presenta una revisione degli studi scientifici che sono stati eseguiti per valutare la biodisponibilità del calcio contenuto nelle acque minerali calciche ed il loro impatto sulla salute delle ossa.
È ampiamente riconosciuto che la massa e la densità ossea sono determinate da vari fattori concorrenti, quali la genetica, l’assetto ormonale, l’attività fisica e, certamente, la nutrizione.
Mentre i fattori genetici hanno un ruolo fondamentale nella crescita e nel raggiungimento del picco di massa ossea, un apporto adeguato di nutrienti per l’osso rappresenta il principale fattore per la piena espressione del potenziale genetico e per il mantenimento dell’osso durante l’età adulta.
Tra i vari nutrienti, calcio e vitamina D hanno dimostrato la loro efficacia per una crescita ed uno sviluppo osseo normale nei bambini e negli adolescenti e per il mantenimento della massa ossea nelle donne in postmenopausa.
Il fabbisogno nutrizionale di calcio nella dieta varia nell’arco della vita in base alle diverse esigenze di formazione e/o mantenimento della massa ossea. Per questo i fabbisogni risultano maggiori durante l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza, l’allattamento, ed oltre i 75 anni di età. L’assunzione raccomandata di calcio varia tra 700 – 1200 mg/die per tutta la vita.
Nonostante i prodotti lattiero-caseari siano notoriamente riconosciuti come le fonti alimentari più ricche di calcio, anche le acque minerali danno un importante contributo nell’apporto di questo minerale.
Dagli anni ’90 sono stati condotti numerosi studi per valutare la capacità del calcio – sia quello contenuto nelle acque minerali, sia quello assunto con i latticini – di essere disponibile nel corpo umano (biodisponibilità).
Sebbene il numero di questi studi sia limitato, e generalmente siano stati reclutati piccoli gruppi di partecipanti, i risultati di tali studi hanno portato ad una conclusione concordante:
la biodisponibilità del calcio da acque minerali calciche è equivalente, o forse superiore, a quella dei prodotti lattiero-caseari. Pertanto tali acque dovrebbero essere impiegate al fine di garantire l’assunzione della quantità giornaliera raccomandata di calcio, soprattutto nei casi di intolleranza al lattosio.
È stato condotto uno studio per valutare la relazione tra il metabolismo osseo ed il calcio assunto da acque minerali ricche di calcio. In particolare, lo scopo del nostro studio è stato di valutare gli effetti del calcio assunto da un’acqua minerale ricca di calcio (ULIVETO) sul metabolismo minerale e osseo, in un campione di donne sane in premenopausa, attraverso la misurazione del calcio eliminato nelle urine.
Ma come possiamo valutare la quantità di calcio assorbito dall’organismo attraverso un alimento?
Attraverso la misurazione del calcio presente nelle urine di una giornata.
L’escrezione urinaria (ovvero la quantità di urine eliminate) nelle 24 ore è dunque il parametro più rilevante per valutare il bilancio complessivo del calcio. Pertanto, la variabilità osservata nell’escrezione (eliminazione) di calcio urinario può essere considerata come l’espressione indiretta dell’aumento dell’assorbimento intestinale di calcio.
In questo studio si è osservato un aumento significativo (sebbene entro il range normale) nei livelli di eliminazione di calcio urinario nell’arco di 24 ore dei partecipanti al test che hanno assunto acqua minerale ricca di calcio (Uliveto), rispetto ai valori di chi ha bevuto acqua a basso contenuto di calcio.
Questo studio dimostra che un’acqua calcica, come Uliveto, rappresenta una fonte nutrizionale preziosa, priva di calorie, con calcio altamente biodisponibile e può contribuire in modo significativo al raggiungimento dei fabbisogni giornalieri di calcio.
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