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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Qual è l’acqua più indicata per lo sportivo?

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SPORT

Bere e, soprattutto, “bere bene” è fondamentale quando si fa sport: una corretta idratazione è, infatti, indispensabile per allontanare la sensazione di fatica e proteggere l’organismo dall’aumento della temperatura corporea (tipico della pratica sportiva) e dai deleteri effetti della disidratazione.

Con la sudorazione, insieme all’acqua, vengono persi anche elettroliti e sali minerali, tra cui calcio, magnesio, potassio, sodio: micronutrienti fondamentali, al pari delle sostanze che si assumono con gli alimenti solidi, nell’assicurare una corretta funzionalità cellulare.

Ecco perché un apporto inadeguato di acqua, fonte naturale di questi elementi, riduce la performance sportiva, con possibile sensazione di debolezza legata alla perdita di potassio e probabile insorgenza di crampi dovuti alla carenza di sodio e magnesio.

Come sottolineato da tutte le linee-guida internazionali: le perdite di liquidi e di elettroliti devono essere correttamente integrate sia prima, sia durante e dopo la pratica sportiva, al fine di mantenere la migliore funzionalità dei vari organi e apparati e, in particolare, di quelli cardio-respiratorio e muscolo-scheletrico maggiormente sollecitati dallo sforzo atletico.

Allo stesso tempo una corretta idratazione favorisce la termoregolazione e riduce il rischio di disidratazione, potenziale fattore di rischio per la salute degli atleti, oltre che elemento sfavorevole per la performance sportiva.

Diventa perciò fondamentale la scelta del tipo di acqua per reintegrare i liquidi, ma anche i sali persi nel corso dell’attività fisica, possibilmente in un rapporto ottimale fra di loro.

L’acqua ideale per lo sportivo è un’acqua a buona mineralizzazione che – attraverso un equilibrato apporto di sodio, calcio, potassio e magnesio – possa reintegrare le perdite causate dalla sudorazione e favorire la trasmissione nervosa indispensabile per la contrazione muscolare, riducendo la sensazione di fatica e prevenendo la disidratazione.

Un’acqua mediamente mineralizzata bicarbonato-calcica (come Acqua Uliveto) bevuta sia prima, sia durante e dopo lo sforzo fisico consente di rispondere meglio alle esigenze dello sportivo.

Ma quali sono le funzioni dei minerali e come aiutano la performance sportiva?

  • Il calcio svolge un ruolo importante per il buon funzionamento muscolare e per la trasmissione dell’impulso nervoso, oltreché per il metabolismo osseo (che nello sportivo è più a rischio di demineralizzazione);
  • il potassio e magnesio facilitano la contrazione muscolare e prevengono la fatica;
  • il sodio contribuisce alla regolazione del bilancio idrico, aiutando a contrastare l’ipereccitabilità muscolare, che può dar luogo ai famosi e dolorosi crampi;
  • Il bicarbonato ha un’importante funzione nel tamponare l’acido lattico che si produce con lo sforzo muscolare.

Dunque è bene bere, “bere bene”, ma anche bere in quantità adeguate.

La quantità di acqua da reintegrare varia in base alle caratteristiche dell’atleta (quali la composizione corporea, l’età e il sesso), al tipo di attività praticata e quindi alla durata ed intensità dello sforzo fisico.

Non da ultimo dipende dalle condizioni climatiche di temperatura e di umidità ambientale, che influenzano la conseguente entità delle perdite registrate con la sudorazione. Si va da 1 litro e mezzo a 3 litri al giorno per chi fa attività sportiva e fino ai 6 litri per chi partecipa a gare intense di elevata durata e in ambienti caldi, come una maratona o le corse ciclistiche.

In generale, si raccomanda che lo sportivo inizi a bere già prima dello svolgimento dell’attività fisica, che continui a farlo con regolarità anche nel corso della seduta di allenamento o di gara e che prosegua il reintegro idrico-minerale nel periodo successivo al termine della prestazione atletica.

Fondamentale è non aspettare per bere lo stimolo della sete, perché questo interviene quando la disidratazione è già in atto, con conseguente alterazione della termoregolazione e calo della prestazione atletica.

Altrettanto importante è non eccedere con l’introduzione di acqua, il cui volume assunto non deve superare le perdite dovute alla la sudorazione.