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Cos’è l’alimentazione funzionale?
Ultimamente si parla molto di alimentazione o dieta funzionale, ma di cosa si tratta, esattamente?
L’alimentazione funzionale essenzialmente è un approccio all’alimentazione che non ha lo scopo di ottenere a tutti i costi un dimagramento, piuttosto mira a creare un nuovo, particolare e personalizzato rapporto con il cibo.
L’alimentazione funzionale ha l’obiettivo di programmare una dieta equilibrata e sana attraverso gli abbinamenti tra i cibi ritenuti più funzionali al mantenimento di uno stato di salute, sfruttandone le migliori qualità. Tutto questo avviene idealmente abbinando dieta, stili di vita e comportamento quotidiano.
Secondo la teoria della dieta funzionale, con i vari abbinamenti è possibile influire positivamente sul nostro metabolismo e su una o più funzioni fisiologiche.
L’elaborazione e la gestione di una dieta funzionale richiede la presenza di un medico nutrizionista, che ha il compito di calibrare e personalizzare la dieta per ciascun paziente.
Per chi è consigliata la dieta funzionale?
In generale, la dieta funzionale è indirizzata a tutti. Non sono previsti sacrifici o un rapporto conflittuale con il cibo, al contrario questo approccio potrebbe permettere una maggiore conoscenza del proprio organismo ed un rapporto più corretto e rilassato con l’alimentazione.
Tuttavia, non è adatta a chi pretende risultati immediati, come per esempio un rapido dimagramento. I risultati richiedono il tempo necessario a trovare il giusto equilibrio.
Nell’idea di chi ha teorizzato questa dieta, vi sarebbe la possibilità di riequilibrare l’assetto ormonale dell’organismo e ridurre i processi infiammatori in atto.
Possibili punti di incontro tra la dieta tradizionale e quella funzionale sono rappresentati dalla dieta mediterranea o quella proteica, per entrambi auspicabile.
Quali sono le differenze fra dieta mediterranea e dieta funzionale?
Come la dieta mediterranea tradizionale, anche la dieta funzionale prevede la necessità di personalizzare completamente il piano alimentare. Il nutrizionista funzionale tiene conto dello stile di vita, di eventuali patologie e familiarità, ma ci sono differenze di approccio con l’alimentazione mediterranea.
Nella dieta funzionale gli alimenti sono considerati come fonte di benessere e salute non solo come fonte di energia. Ciò significa che i cibi vengono valutati in tutte le loro proprietà, non solo nel valore nutrizionale, ma anche in base alle loro proprietà teoricamente terapeutiche, come quelle antiossidanti e metaboliche. La chiave è appunto il corretto abbinamento dei cibi. L’abbinamento tra pesce e verdura è uno degli approcci favoriti. Al contrario, mangiare insieme carboidrati e frutta risulta sconsigliato, per possibili squilibri metabolici.
Sono inoltre importanti i metodi di cottura, che vanno considerati con attenzione e cura.
Provando a dare però uno sguardo “scientifico” all’alimentazione funzionale, va sottolineato che mancano in letteratura studi solidi che abbiano valutato e provato l’efficacia e i risultati di questo approccio alimentare, sia in soggetti sani che in corso di patologie.
D’altra parte questo approccio risulta indubbiamente interessante e potrebbe dare molti spunti di ricerca come avviene per altri approcci dietetici.
Un possibile indirizzo potrebbe avere come spunto le modificazioni del microbiota intestinale, di cui abbiamo parlato QUI. Sappiamo infatti che l’alimentazione influisce direttamente sul microbiota intestinale, con possibili conseguenze sull’insorgenza di molteplici patologie.
L’alterazione del microbiota (disbiosi) è stata associata sia a patologie dell’apparato digerente – come le gastroenteriti acute, le malattie infiammatorie croniche intestinali, l’intestino irritabile e la sovracrescita batterica del tenue – che a patologie extra-digestive, come il Parkinson e le patologie cardio-vascolari. Inoltre una disbiosi è stata messa anche in relazione con la sindrome metabolica e l’obesità. Questo potrebbe suggerire studi dedicati a provare l’efficacia e valutare gli effetti della dieta funzionale sia nel soggetto sano che in corso di patologie digestive ed extra-digestive.
Mangiare bene è fondamentale per prendersi cura di se stessi e Acqua Uliveto rappresenta un valido alleato nel mantenimento delle funzioni intestinali, poiché grazie all’azione alcalinizzante dei bicarbonati e al suo contenuto di calcio, favorisce il buon funzionamento del sistema gastrointestinale.