Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato
Perché bere durante i pasti fa bene?
Bere durante i pasti è una necessità fisiologica?
Il web è pieno di leggende, miti e rituali incerti che contribuiscono a confondere le persone, portandole spesso ad assumere comportamenti sbagliati. Questo accade con sempre più diffusione per quanto riguarda le abitudini alimentari, laddove sedicenti esperti contribuiscono a incoraggiare false credenze. Facciamo dunque un po’ di chiarezza.
Bere durante i pasti è indispensabile, sia per una distribuzione razionale della quantità giornaliera di acqua da assumere, sia per l’opportunità di portare a un livello ottimale il rapporto funzionale stomaco-cibi, che si rende necessario durante i pasti principali.
Questa convinzione si basa su alcuni principi inoppugnabili:
- La progressione del bolo alimentare solido attraverso l’esofago giova della spinta verso il basso data dall’acqua che si beve;
- la diluzione nello stomaco del cibo ingerito favorisce l’azione digestiva del succo gastrico;
- la diluzione assicura anche, sempre da parte dello stomaco, una più agevole azione motoria di rimescolamento e progressione del cibo nell’intestino.
D’altro canto è stato documentato che la qualità dell’acqua ingerita può migliorare la funzione dello stomaco attraverso la così detta carbonazione.
Che cos’è la carbonazione?
È il processo chimico che avviene quando anidride carbonica (CO2) e idrocarbonato (H2CO3) entrano in contatto con l’H20, in un giusto rapporto è una condizione prerogativa solamente di certe acque minerali.
Mentre H2CO3 è disciolto, gran parte del CO2 rimane allo stato gassoso, conferendo una tipica effervescenza che l’acqua possiede fin dal prelievo alla sorgente.
Questo livello di carbonazione è in grado di ridurre i tempi di svuotamento dello stomaco con accelerazione del transito, in questo modo contribuisce ad ovviare ai relativi disturbi digestivi (comunemente conosciuti con il termine: dispespsia).
In effetti è soprattutto la ipomotilità gastrica (ovvero la minor capacità contrattile dell’esofago) a condizionare il senso di pesantezza tipicamente sperimentato dopo l’ingestione di alimenti inadeguati o in quantità eccessiva rispetto alle abitudini individuali.
Questa sgradevole sensazione è stato dimostrato che può essere rimossa con la scelta di un’acqua con le caratteristiche pocanzi descritte, proprio come acqua Uliveto.
Non va dimenticato un altro importante vantaggio dato dall’accelerazione del cibo nel transito gastrico, ovvero quello di rendere più facile l’assorbimento intestinale di sostante nutritizie e oligominerali.
Un ulteriore effetto positivo della carbonazione, da non considerare affatto secondario, è quello esplicato dalla percezione di CO2 a livello sensoriale, che è stato dimostrato può rappresentare un approccio favorevole alla digestione.
Esistono dunque prove scientifiche che dimostrano che un equilibrato grado di carbonazione può facilitare il tempo gastrico della digestione.
Anche l’intestino risente positivamente del contributo offerto da acque minerali contenenti solfato di magnesio e sufficiente grado di carbonazione.
Questo è un aspetto importante, soprattutto in un’epoca come la nostra in cui sempre più persone soffrono di pigrizia intestinale dovuta ad abitudini che accelerano sempre più il nostro stile di vita.
Quante volte ormai la mattina usciamo di casa troppo di corsa?
Trascorriamo sempre più tempo seduti in macchina, oppure davanti al computer, dedicando poco tempo al movimento. Assumere liquidi è funzionale al miglioramento anche questo ambito del nostro benessere. L’idratazione ottimale è infatti condizione necessaria per favorire le funzioni intestinali.
Quindi non date retta a sedicenti esperti dell’ultima ora, bere durante i pasti fa bene, aiuta a digerire meglio e un’acqua minerale naturalmente carbonizzata partecipa al processo di digestione ed evacuazione.