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Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato

Allergia al nichel: gli alimenti da evitare

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CURIOSITÀ
L’allergia al nichel è una condizione molto diffusa e può causare diversi sintomi sgradevoli, a partire dalla dermatite da contatto, ma anche gonfiore, mal di testa e sintomi gastrointestinali.

Questo perché l’allergia al nichel può manifestarsi sia attraverso il contatto cutaneo, sia in seguito all’assorbimento del metallo per via intestinale, motivo per il quale l’allergia o intolleranza al nichel è correlata alla sindrome del colon irritabile (IBS). 

Il consumo di determinati alimenti ricchi di nichel può dunque peggiorare i sintomi.

Cerchiamo di comprendere meglio quali alimenti evitare e quali precauzioni prendere in cucina per aiutare chi è affetto da questa allergia.

Allergia al nichel: cos’è?

Tutte le allergie, che siano alimentari o da contatto, sono una reazione del sistema immunitario a determinate sostanze che l’organismo non è in grado di tollerare. Nel caso dell’allergia al nichel si tratta di una reazione eccessiva del sistema immunitario al metallo, solitamente accumulato nel corpo. Questo avviene quando l’esposizione al nichel supera una certa soglia, causando dermatite o, nei casi più gravi, una risposta immunitaria sistemica.

Il nichel è ampiamente usato nella produzione di gioielli, orologi, occhiali, prodotti di uso quotidiano, ma è presente anche in molti alimenti, rendendo l’esposizione difficilmente evitabile.

Sintomi e segni dell’allergia al nichel

Riconoscere tempestivamente di avere un’allergia al nichel non è sempre facile. Molti oggetti e prodotti di uso comune contengono il nichel, come la bigiotteria, gli utensili, i detersivi o le tinture per capelli. Per non parlare degli alimenti. I sintomi dell’allergia al nichel possono variare da lievi a gravi e includono manifestazioni cutanee e sintomi sistemici o alimentari.

I più comuni sono:
  1. DERMATITE DA CONTATTO: eruzioni cutanee, arrossamento, prurito e gonfiore della pelle nelle aree esposte, come polsi, lobi delle orecchie e addome (per contatto con cinture o bottoni metallici).
  2. SINDROME SISTEMICA ALLERGICA AL NICHEL (SNAS): questa condizione include sintomi più diffusi, come mal di testa, stanchezza cronica, dolori articolari, problemi gastrointestinali (nausea, diarrea, stitichezza, gonfiore, crampi addominali), e in alcuni casi, prurito diffuso. SNAS si sviluppa a seguito di un accumulo di nichel nell’organismo attraverso cibi e altre fonti.
  3. IRRITAZIONI E GONFIORE: nei casi gravi, si possono verificare vesciche e lesioni della pelle, che possono risultare dolorose e soggette a infezioni secondarie.

Un altro campanello d’allarme che potrebbe indicare un’allergia al nichel è l’aumento di peso. Aumento di peso che non sarebbe determinato dall’aumento del grasso, bensì dai liquidi. Questo perché l’organismo manifesta lo stato infiammatorio delle mucose con gonfiore e ritenzione idrica, che provoca di conseguenza l’aumento di peso.

Come si fa la diagnosi?

La diagnosi dell’allergia al nichel è effettuata tramite test cutanei, come il patch test, che verifica la reazione del sistema immunitario alla presenza di nichel applicato sulla pelle. Nei casi di SNAS o reazioni estese, il medico può prescrivere farmaci antistaminici per ridurre l’infiammazione e il prurito, oltre a indicare una dieta specifica.

FONTI COMUNI DI ESPOSIZIONE AL NICHEL

L’allergia al nichel può essere provocata sia dal contatto con oggetti contenenti nichel che dall’assunzione di alimenti ricchi di questo metallo. Le principali fonti includono:

  • Oggetti di uso quotidiano: gioielli, fibbie, orologi, occhiali, cerniere, monete, e apparecchi ortodontici contengono spesso tracce di nichel. L’uso quotidiano di tali oggetti aumenta il rischio di reazioni allergiche.
  • Alimenti contenenti nichel: alcuni cibi hanno livelli elevati di nichel. Questo rende particolarmente difficile evitare il nichel per chi soffre di questa allergia alimentare. Vediamo nell’elenco quali sono.

ALIMENTI DA EVITARE

  1. Vegetali ricchi di nichel: alcuni vegetali, come spinaci, pomodori, asparagi e cipolle, sono noti per contenere alte quantità di nichel e dovrebbero essere limitati da chi soffre di allergia.
  2. Cacao: il cacao è un alimento che contiene elevate quantità di nichel.
  3. Legumi e frutta secca: tra i legumi, fagioli, lenticchie e soia sono particolarmente ricchi di nichel, così come le arachidi, mandorle e noci. Questi alimenti andrebbero evitati o sostituiti con fonti proteiche alternative.
  4. Prodotti da forno e cereali Integrali: i prodotti lievitati e i cereali integrali possono contenere tracce di nichel. Meglio optare per farine raffinate e pane non lievitato.
  5. Frutti a rischio: Alcuni frutti, come pere, kiwi e prugne, sono noti per il loro contenuto di nichel, quindi è consigliabile limitarne il consumo e consultare un nutrizionista per le giuste sostituzioni.
  6. Pesce: frutti di mare, salmone, sgombro. In particolar modo quelli in scatola e in latte di metallo.

PRECAUZIONI IN CUCINA

In cucina vi invitiamo ad usare pentole in vetro o ceramica ed evitare quelle smaltate, in acciaio inossidabile o nichelate per ridurre il rischio di contaminazione. È preferibile anche evitare alimenti molto acidi, poiché aumentano il rilascio di nichel dalle pentole nei cibi.

Acqua Uliveto, grazie alle sue proprietà digestive, può essere un prezioso alleato nella gestione dei sintomi gastrointestinali. Seguendo una dieta appropriata e mantenendo una buona idratazione, è possibile trovare sollievo e migliorare il proprio benessere complessivo.