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Alla scoperta del ghiaccio
Le calotte glaciali
Sul nostro pianeta la presenza dell’acqua allo stato solido è stimata in una percentuale inferiore al 3% rispetto a tutta quella presente. La maggior parte va a costituire la calotte glaciali, quella artica e quella antartica, e i ghiacciai perenni. In particolare la calotta antartica è la più grande massa di ghiaccio presente sulla Terra: si estende su una superficie di circa 14 milioni di chilometri quadrati ed è formata da 30 milioni di chilometri cubi di ghiaccio. Decisamente più “ridotta” la calotta glaciale artica (in Groenlandia) con i suoi 1,71 milioni di chilometri quadrati di superficie. In passato, altre calotte di ghiaccio erano presenti sul pianeta: la Laurentide, che ricopriva gran parte del Canada e del Nord America, la weichseliana che si estendeva su parte del Nord Europa, e la calotta della Patagonia, che ricopriva parte del Sud America.
Ma il ghiaccio sul nostro pianeta è anche quello che forma la neve e la grandine, cioè le precipitazioni solide che si formano quando il vapore acqueo cristallizza a contatto con le microparticelle presenti nell’atmosfera.
Il ghiaccio galleggia sull’acqua
A scuola tutti abbiamo studiato che il ghiaccio è un cristallo (non a caso la parola cristallo, nella sua etimologia greca, significa proprio “ghiaccio”) che si forma con la solidificazione dell’acqua a temperature inferiori agli 0 °C. Una delle sue caratteristiche tipiche è che ha una densità inferiore a quella dell’acqua allo stato liquido, il che gli consente di galleggiare.
Gli iceberg, anche se sono vere e proprie montagne di ghiaccio, fluttuano leggeri sulla superficie dell’acqua proprio grazie a questa proprietà. Ma non bisogna farsi ingannare da ciò che l’occhio vede, perché quel che spunta dalla superficie non è che la punta dell’iceberg: oltre i due terzi di queste immense masse di ghiaccio si trovano sotto il pelo dell’acqua. Questo fenomeno è facilmente osservabile anche in casa, quando mettiamo un cubetto di ghiaccio all’interno di un bicchiere d’acqua.
Il fatto che il ghiaccio galleggi sull’acqua è importante per la vita marina, perché impedisce allo strato d’acqua sottostante di congelare a sua volta.
Il ghiaccio sintetico
Esiste poi un particolare tipo di “ghiaccio” che ghiaccio non è: il ghiaccio sintetico. Lo chiamiamo così perché mima in tutto e per tutto il ghiaccio, ma in realtà si tratta di anidride carbonica allo stato solido e si ottiene a temperature inferiori ai 78 °C. Questo tipo di ghiaccio, chiamato anche ghiaccio secco, ha moltissimi impieghi, soprattutto in campo medico (basti pensare a quello usato in una qualunque partita di calcio quando un giocatore si fa male) e in quello alimentare, per mantenere il cibo al fresco, in particolare gli alimenti surgelati, durante tragitti molto lunghi.
Anche il mondo dello spettacolo fa largo impiego di questo tipo di ghiaccio per realizzare alcuni effetti scenici: nuvole di vapore, fumo, che risultano totalmente inodori (e perciò non fastidiosi per gli attori e per la troupe) e che sono prodotti mettendo il ghiaccio sintetico a contatto con acqua calda.