Cosa c’è di più naturale per l’essere umano del movimento? In fondo, mettere in moto il corpo è stata la prima risorsa che ha tenuto in vita la nostra specie.
Fin dalla preistoria, muoversi è stata la condizione base per sopravvivere. Saltare, cacciare, fuggire, inseguire erano pratiche quotidiane esistenziali.
A garantire l’evoluzione della specie è poi entrato in campo l’ingegno e così nei secoli, con le macchine e l’industrializzazione, lo stile di vita dell’homo erectus è mutato, ma ci sono istinti da cui non è possibile separarsi.
Se correre per mettersi in salvo è dunque intrinseco nella natura umana, è stato inevitabile che da questa attività prendesse forma una prima idea di competizione e confronto.
L’atletica leggera è la disciplina sportiva ancestrale per antonomasia, riporta l’atleta alle sue origini preistoriche, all’essenza di ciò che è: una creatura fatta di energia, istinto e libertà.
L’atletica leggera si sviluppa in diverse specialità, ognuna con le proprie sfide da affrontare dal punto di vista tecnico, tattico e fisiologico, e anche psicologico.
Corsa su pista:
velocità (100, 200, 400 metri piani), dove l’atleta si esprime principalmente attraverso le proprie doti esplosive, utilizzando maggiormente sistemi energetici anaerobici;
mezzofondo (800, 1500, 5000, 10000 metri), nel quale gli atleti devono trovare il giusto compromesso tra potenza e di resistenza;
ostacoli (100, 110, 400 metri),
siepi (3000)
Prove multiple: decathlon per gli uomini, che prevede una successione di 10 gare diverse; eptathlon, per le donne, con una successione di 7 gare diverse.
Maratona: gara condotta su strada per una distanza di 42,195 km. Era la gara più attesa dei primi Giochi olimpici, nata per essere la rievocazione sportiva di un evento epico: la corsa di Fidippide dalla città di Maratona all’Acropoli di Atene per annunciare la vittoria sui persiani nel 490 a.C.
Salti: gare in cui gli atleti utilizzano le loro doti di velocità, potenza e “leggerezza”.
I salti possono essere in estensione (lungo e triplo), per cui l’obiettivo è saltare il più lontano possibile,o in elevazione (alto e asta), che ha l’obiettivo di saltare più alto possibile, superando un’asticella posta ad un’altezza via via più alta durante la competizione.
Lanci: si svolgono su delle “pedane”. In queste gare l’obiettivo è lanciare un attrezzo il più lontano possibile, restando con il proprio corpo all’interno della pedana di lancio.
I lanci si dividono in 4 tipologie a seconda del tipo di attrezzo: peso, giavellotto, disco, martello.
Marcia: con percorsi che variano da 20 a 50 km e Corsa campestre, su una distanza di circa 10 km
Benché sia sport individuale, l’atletica tuttavia ha anche due competizioni a squadre, sono le Staffette 4×100 e 4×400, dove 4 atleti corrono rispettivamente per 100 o 400 metri, passando un bastoncino (testimone) ad un altro compagno di squadra.
Chiunque intenda avvicinarsi alla pratica dell’atletica leggera parte dall’idea del confronto con se stesso: l’obiettivo di praticare atletica leggera è di garantire effetti benefici per la salute, per lo “stare bene”.
Naturalmente è bene affidarsi a chi ha competenza nel consigliare il training più opportuno sulla base di diversi elementi: età, genere, stato di allenamento, struttura fisica, presenza o meno di malattie croniche, precedenti esperienze motorio-sportive, ecc.
L’atletica, presente fin dalla prima edizione di Giochi Olimpici del 1896, è disciplinata a livello internazionale dalla IAAF (International Association of Athletics federations), fondata nel 1912. Ogni due anni la federazione internazionale organizza i campionati mondiali di atletica leggera.
In Italia l’attività è regolata dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), di cui Acqua Uliveto è partner. La FIDAL ad oggi, raccoglie più di 2500 club con oltre 230.000 tesserati a cui si uniscono gli oltre 40.000 associati RunCard.
Uliveto accompagna la Federazione durante le più prestigiose sfide sportive dell’anno, dal Golden Gala ai principali campionati nazionali delle discipline presenti sul territorio nazionale.
Un celebre nome dell’atletica leggera italiana si è recentemente unita al coro di campioni testimonial di Uliveto. Stiamo parlando di Fiona May, due volte campionessa mondiale di salto in lungo e detentrice del record italiano di salto in lungo femminile. È l’atleta italiana che più volte è salita sul podio ai campionati del mondo di atletica leggera. Fiona, con la sua testimonianza, ricorda l’importanza di prestare attenzione alla salute dello scheletro in una fase delicata nella vita delle donne.
Uliveto è l’acqua per lo sport, scelta dagli atleti italiani della FIDAL perché contribuisce a reintegrare velocemente le perdite causate dalla sudorazione e favorisce la migliore trasmissione nervosa, necessaria per la contrazione muscolare, riducendo così la sensazione di fatica e prevenendo la disidratazione.
Uliveto, l’acqua di chi vive lo sport.