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Uliveto, minerale amica delle ossa
“La quantità di calcio presente nell’acqua minerale ULIVETO partecipa all’integrazione del fabbisogno giornaliero di calcio per la salute delle ossa”: lo ha riconosciuto anche il Ministero della Salute.
Le acque minerali ricche di calcio possono infatti rappresentare un valido strumento per contribuire ad un’assunzione adeguata di questo minerale essenziale, che conferisce forza e resistenza alle ossa, favorisce il loro sviluppo ed ha anche un ruolo chiave per la contrazione muscolare e la trasmissione nervosa.
Ma attenzione: l’assorbimento del calcio ha le sue regole. Uliveto ha una concentrazione di calcio pari a circa 200 mg/litro.
Studi scientifici pubblicati su riviste internazionali confermano che, a pari quantità di acqua bevuta, concentrazioni più elevate di calcio non ne comportano un assorbimento proporzionalmente maggiore (Böhmer H., Müller H. e Resch KL – Osteoporosis International 2000 – Bacciottini L. e coll. Journal of Clinical Gastroenterology 2004 – Brun Lucas R. e coll. Molecular Food Research 2014).
Grazie allo studio Calcium intake in bone health: a focus on Calcium-Rich Mineral Waters (Vannucci et all. Nutrients 2018) condotto su un campione di giovani donne, è stato ulteriormente confermato che un’acqua calcica come Uliveto rappresenta una buona fonte di calcio, preziosa e, in quanto acqua minerale, priva di calorie.
I recenti studi scientifici hanno infatti dimostrato che l’assunzione dell’acqua Uliveto – per il suo contenuto di calcio altamente assimilabile – è in grado di contribuire al raggiungimento della quota giornaliera raccomandata per fornire protezione alle ossa a tutte le età, a cominciare da coloro che ne hanno maggiore necessità: adolescenti in crescita, donne in gravidanza e durante l’allattamento, donne in menopausa e anziani.
È importante una corretta alimentazione con cibi ricchi di questo minerale salva-ossa come latte, latticini, yogurt e alcuni tipi di pesce e verdure e ricordiamo che due litri d’acqua Uliveto contengono circa 400 mg di calcio, vale a dire il 50% del valore nutritivo di riferimento, pari a 800 mg al giorno.
Se un’adeguata assunzione di calcio mediante la dieta deve essere prerogativa di tutti, data l’importanza che questo elemento ricopre per il nostro organismo, è altrettanto importante evidenziare che l’età della persona incide sulla quantità necessaria.
È il caso delle donne oltre i 45-50 anni, il cui fabbisogno passa da 800 a 1.200 mg al giorno, a riprova di una variazione della dose raccomandata (RDA) a seconda delle fasce d’età (Meunier P.et coll. Osteoporosis International 2005). L’insufficiente apporto del minerale, unito alla carenza di vitamina D, resta una delle cause primarie dell’osteoporosi, patologia che provoca fragilità e possibili fratture. È stato poi sfatato dai ricercatori un persistente luogo comune.
La quantità di sodio contenuta nell’acqua minerale non rappresenta di per sé un ostacolo al riassorbimento del calcio da parte dei reni. Come nell’acqua, infatti, calcio e sodio sono presenti insieme in molti alimenti.
Non bisogna inoltre limitarsi a pensare che l’apporto di calcio debba avvenire esclusivamente attraverso latte e latticini: è oggi confermato che la salute delle ossa passa anche attraverso l’impiego di acque calciche come Uliveto, il cui contenuto di calcio (200 mg/l circa) si assorbe come quello del latte (Bacciottini L. e coll. Journal of Clinical Gastroenterology 2004).