Curiosità, consigli e approfondimenti da bere tutti d’un fiato
Perché togliere il glutine fa male (se non sei intollerante)
Negli ultimi anni togliere il glutine è diventato una moda alimentare seguita da molte persone che non soffrono di celiachia) o di sensibilità al glutine. La convinzione che togliere il glutine sia sinonimo di una scelta salutare per tutti si è diffusa rapidamente, complici il marketing e alcune false credenze. Tuttavia, numerosi studi scientifici dimostrano che togliere il glutine dalla dieta senza una reale necessità può comportare più danni che benefici.
Cos’è il glutine?
Il glutine è una proteina presente in cereali come frumento, orzo e segale ed ha un ruolo fondamentale nella lavorazione degli alimenti, perché dona elasticità e struttura a pane, pasta e prodotti da forno. In chi non soffre di celiachia o sensibilità al glutine, questa proteina non causa effetti negativi, anzi si tratta di una fonte di energia e micronutrienti utili per il nostro organismo.
Celiachia e sensibilità al glutine
La celiachia colpisce circa l’1% della popolazione italiana e viene diagnosticata con test specifici. Questa malattia causa un malassorbimento delle sostanze nutritive e può determinare disturbi anche gravi.
Le persone celiache, per evitare danni intestinali e complicazioni sistemiche, devono eliminare dalla dieta il glutine, presente in pasta, pane e dolci con farina di grano. Questo stile alimentare porta, nella maggior parte dei casi, ad una remissione della malattia.
Esistono anche casi di persone che soffrono di sensibilità al glutine pur non essendo celiache, queste persone possono avvertire sintomi come gonfiore, dolori addominali o stanchezza dopo aver consumato glutine. Anche in questo caso al paziente giova togliere il glutine dalla dieta.
Se non si rientra in queste categorie, togliere il glutine non porta benefici comprovati, ma potrebbe addirittura nuocere alla salute.
I rischi di togliere il glutine per chi non è intollerante
SQUILIBRI NUTRIZIONALI
I prodotti senza glutine sono spesso privi di fibre, vitamine (come quelle del gruppo B) e minerali essenziali (come ferro e magnesio), che si trovano in cereali integrali contenenti glutine. Una dieta priva di glutine potrebbe quindi portare a carenze nutrizionali.
RISCHIO PER LA SALUTE CARDIOVASCOLARE
Eliminando il glutine si riduce l’assunzione di cereali integrali, che sono noti per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Diversi studi hanno evidenziato che i non celiaci che evitano il glutine potrebbero compromettere la loro salute cardiaca.
AUMENTO DEI COSTI ALIMENTARI
I prodotti gluten-free sono spesso più costosi rispetto alle loro controparti convenzionali. Per chi non ha una reale necessità, questo rappresenta un costo inutile.
EFFETTO PLACEBO E CATTIVA RELAZIONE CON IL CIBO
Molti percepiscono miglioramenti soggettivi nella digestione dopo aver eliminato il glutine, ma spesso ciò è legato a una maggiore attenzione alla dieta in generale. Tuttavia, togliere arbitrariamente interi gruppi alimentari può portare a una relazione sbagliata con il cibo, alimentando inutili restrizioni. Quando si adottano nuovi regimi alimentari è sempre consigliabile farsi seguire da un professionista.
RISCHIO DI SOVRACCARICO DI CALORIE VUOTE
I prodotti senza glutine sono spesso più ricchi di grassi e zuccheri per compensare la mancanza di gusto e consistenza del glutine, aumenta così il rischio di obesità e disturbi metabolici.
Perché molte persone seguono una dieta senza glutine?
La popolarità delle diete senza glutine tra i non celiaci è legata a fattori come:
- Marketing e percezione errata: il glutine viene spesso associato a qualcosa di “nocivo” anche senza evidenze scientifiche.
- Effetti di mode alimentari: personaggi influenti e celebrità promuovono spesso regimi alimentari restrittivi senza considerarne i rischi.
- Confusione tra gonfiore e sensibilità al glutine: alcuni sintomi, come gonfiore addominale, sono causati dai FODMAP (molecole fermentabili presenti in alcuni cibi, tra cui quelli contenenti glutine) e non dal glutine stesso.
L’importanza di una dieta equilibrata
La dieta ideale è varia ed equilibrata, come quella mediterranea e non elimina alimenti o nutrienti essenziali senza un motivo medico.
Una dieta ricca di cereali integrali, verdura, frutta e proteine magre è la base per una buona salute. Bere almeno 1,5l di acqua al giorno, in particolare un’acqua calcica come Uliveto, aiuta a migliorare la digestione e il benessere complessivo, poiché grazie all’azione alcalinizzante dei bicarbonati e al suo contenuto di calcio, favorisce il buon funzionamento del sistema gastrointestinale.
Se non sei intollerante al glutine non ci sono motivi scientifici per eliminarlo dalla tua dieta. Anzi, potrebbe causare più danni che benefici, compromettendo il tuo equilibrio nutrizionale, aumentando il rischio di problemi di salute e influenzando negativamente la tua relazione con il cibo.
Alimenti privi di glutine
Non tutti i cereali contengono glutine, ne sono privi:
- il riso integrale
- il miglio
- il grano saraceno
- la quinoa
- il mais.
Ovviamente integrando la propria alimentazione anche con pesce, carne e verdure è possibile, anche per i celiaci, godere di un’alimentazione varia e gustosa.