Cos’è il microbiota? Con questo termine, introdotto a metà anni ’90, si identifica l’insieme dei microrganismi (batteri, funghi, protozoi, fino ai virus) che convivono nel nostro organismo, senza però danneggiarlo.

Il microbiota si trova sulla pelle, nei capelli, nella cavità orale, nei polmoni, nella vagina, nelle narici, nella cavità oculare e nel canale uditivo. Ma quello presente nell’intestino è il più ampio, lì infatti convivono oltre 400 specie diverse di microrganismi.

Sai che ogni individuo ha il proprio microbiota unico, esattamente come un’impronta digitale?

A differenza dell’impronta digitale, però, il microbiota cambia nel corso della vita, adattandosi alle diverse fasi e necessità dell’individuo e viene, più o meno significativamente, alterato da fattori esterni, come l’alimentazione, l’uso di farmaci o l’ambiente.

Perché il microbiota è così importante ed è oggetto di studi scientifici sempre più approfonditi?

Il microbiota è utile in molti modi diversi. Sintetizza vitamine essenziali, come ad esempio l’acido folico, le vitamine del gruppo B e la vitamina K, che da solo il nostro organismo non è in grado di sintetizzare; elimina le sostanze tossiche, favorisce l’alimentazione ed il metabolismo, protegge l’apparato circolatorio e aiuta a regolare la motilità intestinale.

Svolge anche un altro compito importantissimo, ovvero quello di interagire con il sistema immunitario, proteggendo l’organismo da microbi patogeni e sostanze tossiche.

Come in molte cose della vita, l’equilibrio è fonte di benessere. Affinché il nostro organismo sia in salute è fondamentale che i microrganismi buoni e cattivi presenti nel nostro microbiota intestinale vivano in equilibrio (condizione definita eubiosi). Se questo equilibrio viene alterato ci crea la condizione di disbiosi, che può essere correlata, per esempio, a malattie dell’apparato digerente, a malattie cardiovascolari, neurologiche, psichiche ed oncologiche.

Cosa rende sano il microbiota?

Un intestino che presenta un microbiota intestinale con un’adeguata biodiversità, ossia composto da diverse specie di microrganismi in equilibrio tra loro, è un intestino sano.

Alimentazione scorretta, sedentarietà, stress o terapie antibiotiche possono, invece, modificare negativamente il nostro microbiota.

I cibi ricchi di acidi grassi saturi e quelli molto calorici stimolano la proliferazione di ceppi di batteri che provocano stati infiammatori. Anche il consumo ricorrente di cibi contenenti zucchero raffinato, coloranti e conservanti promuove la disbiosi, ovvero quello squilibrio dannoso per il nostro benessere.

Un’alimentazione ricca di frutta, verdura, fibre e cereali ed un consumo moderato di alimenti di origine animale aiutano il microbiota intestinale ad avere una maggiore biodiversità e favorire la proliferazione di batteri buoni.

Acqua Uliveto grazie all’azione alcalinizzante dei bicarbonati e al suo contenuto di calcio, favorisce il buon funzionamento del sistema gastrointestinale e il benessere del nostro microbiota intestinale.